Per la seconda volta (la prima era stata nel 2011 a Verona) il Dott. Farina ha avuto l’onore di essere invitato come relatore all’importante Congresso Nazionale dell’Accademia Italiana di Ortodonzia. Con una relazione che ha riscosso grandi applausi tra gli oltre 600 partecipanti dal titolo “Allineatori o ortodonzia linguale, non un’alternativa ma una sinergia vincente”, il Dott. Farina ha illustrato l’ultima frontiera nell’uso della tecnica con allineatori trasparenti: un trattamento ibrido che unisce i vantaggi dell’ ortodonzia linguale a quelli degli allineatori trasparenti per offrire al paziente una cura non soltanto estremamente confortevole ed estetica, ma anche altamente performante nei casi di particolare complessità clinica.
Il 15 febbraio 2019 la Scuola di Specializzazione dell’Università degli Studi di Milano ha festeggiato il suo quarantennale con un Congresso intitolato “Ortognatodonzia 4.0”. Il Dottor Achille Farina è stato invitato dal Professor Giampietro Farronato, attuale Direttore della Scuola, a tenere una relazione dal titolo “Pianificazione 3D per l’ortodonzia invisibile 4.0”ed è stato un grande piacere ed onore tornare nella stessa Aula Magna in cui si era laureato esattamente 31 anni, questa volta non più come allievo, ma come relatore.
Il deficit trasversale del mascellare superiore, comunemente conosciuto come palato stretto, è un difetto diffuso tra i bambini che provoca problemi anche in altre parti del corpo.
Quali sono i sintomi per riconoscerlo? Quando intervenire? E come intervenire?
QUANDO UN PALATO PUO’ ESSERE DEFINITO STRETTO? I SINTOMI.
Morso crociato (i denti inferiori sono più esterni dei superiori)
Mandibola sporgente o rientrante o deviata da un lato
Denti accavallati o in posizione sbagliata
Volta palatina molto profonda
QUALI SONO LE CAUSE?
Le principali cause del palato stretto sono:
Fattori genetici
Respirazione con la bocca invece che con il naso
Succhiamento del pollice
Succhiamento protratto del ciuccio
Traumi facciali
CHE PROBLEMI COMPORTA IL PALATO STRETTO?
I problemi derivanti da questo difetto sono molti, scopriamoli insieme:
• Malocclusioni (scorretto combaciamento delle arcate dentarie) • Difficoltà a masticare o a mordere (masticazione scorretta) • Crescita asimmetrica della mandibola • Problemi di fonesi • Problemi di deglutizione • Difficoltà a respirare correttamente con il naso • Russamento e apnee notturne • Tonsiliti
QUANDO INTERVENIRE? QUANDO FISSARE LA PRIMA VISITA DA UNO SPECIALISTA?
E’ importante intervenire il prima possibile per molte ragioni.
Innanzi tutto perché bisogna allargare l’osso palatino con un apparecchio fisso e non allargare i denti con un apparecchio mobile.
Nei bambini infatti in mezzo al palato c’è una sutura non ancora ossificata e prima si interviene allargandola più è facile correggere il palato stretto. Mano a mano che ci si avvicina all’ossificazione della sutura (generalmente intorno ai 14 anni) è sempre più pericoloso per i denti superiori tentare di effettuare un’espansione del palato.
Un intervento precoce inoltre evita l’instaurarsi di asimmetrie della crescita mandibolare e facilita la corretta respirazione nasale del bambino.
Poiché i sintomi del palato stretto appaiono già tra i 4 e 5 anni, è raccomandato da tutte le società scientifiche fissare una prima visita con uno Specialista in Ortodonzia prima dei 6 anni di età.
E’ utile ricordare che TUTTI gli Specialisti in Ortodonzia sono dentisti che dopo la Laurea si sono specializzati in Ortodonzia con un apposito corso universitario di ulteriori 3 anni, mentre la maggior parte dei dentisti NON sono specialisti in ortodonzia.
LA CURA DEL PALATO STRETTO: L’ ESPANSORE PALATALE
L’espansore palatale è un apparecchio fisso che consente di ampliare la larghezza del mascellare superiore.
L’espansore lavora allargando le due metà dell’osso mascellare superiore, chiamato palato. Le due metà sono connesse da una sutura, al centro della volta orale, che nei bambini non è ancora ossificata.
Lo Specialista in Ortodonzia deve preparare un espansore su misura per ciascun paziente: un apparecchio fisso che si appoggia sui denti superiori posteriori tramite due anelli metallici chiamati “bande”, con una vite al centro che deve essere girata ogni giorno dai genitori attraverso un’apposita chiavetta, seguendo uno schema di attivazione personalizzato consegnato dallo Specialista in Ortodonzia che avrà cura di valutare l’avvenuta espansione nei controlli successivi.
COME AVVIENE IL PROCESSO DI ESPANSIONE PALATALE? E QUANTO DURA LA CURA?
Man mano che il mascellare superiore si espande, si forma del tessuto osseo che riempie lo spazio lo spazio formato tra le due metà del palato. Questo processo si chiama “osteogenesi per distrazione” .
Un espansore palatale rapido, viene solitamente portato dai 6 ai 12 mesi: la fase di espansione attiva dura infatti poche settimane, ma l’apparecchio deve poi restare in bocca per alcuni mese in relazione alle indicazioni del tuo Specialista per consolidare l’avvenuta espansione ed evitare di vanificare il risultato ottenuto.
INFINE, ECCO UN ESEMPIO DI OCCLUSIONE CORRETTA
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